giovedì 1 novembre 2012

Pierre Puvis de Chavannes

Pierre Puvis de Chavennes, "Il sogno"
(da questa pagina)


Pierre Puvis de Chavannes (Lione 1824 - Parigi 1898) è stato un pittore simbolista francese. Nato da una famiglia di origini nobili, Puvis de Chavannes iniziò i suoi studi al College di Amiens per poi frequentare il Liceo Enrico IV di Parigi. Colpito da una seria malattia, fu costretto ad interrompere gli studi e cominciò a seguire il padre (un ingegnere minerario) nei suoi spostamenti professionali. Dopo un soggiorno in Italia prese la decisione di diventare pittore e iniziò a studiare sotto la guida dell'artista francese Eugène Delacroix e, in seguito, sotto quella di Thomas Couture, pittore divenuto famoso per le sue opere di carattere storico. Dopo alcuni anni di anonimato, la sua fama crebbe a dismisura allorquando il governo francese acquistò una delle sue opere. Divenuto uno tra i pittori francesi più acclamati, strinse amicizie importanti con artisti insigni tra i quali i poeti Paul Verlaine e Stéphane Mallarmé. Nel 1890 fondò insieme ad altri artisti la "Société Nationale des Beaux-Arts divenedone poi il primo presidente. Morì non ancora settantaquattrenne e subito dopo la sua scomparsa fu considerato uno dei precursori delle avanguardie pittoriche del primo Novecento. Le sue opere vedono spesso al centro dell'attenzione i personaggi dell'antichità, della religione cristiana e del popolo più umile; il suo simbolismo è a volte lampante e a volte più celato, ma sempre e comunque di alto valore poetico. Tra le sue tele migliori si ricordano: La Morte e le fanciulle (1872), La Speranza (1872), Il Sogno (1873), Fanciulle in riva al mare (1879), Il povero pescatore (1881). Ecco qui sotto un elenco di quadri del pittore simbolista francese.



Allegory of Life (1873)
Le ballon (1870)
The Bathers (1890)
The Beheading of Saint John the Baptist (1869)
Le berger (1887)
Le Bois sacré cher aux arts et aux muses (1884)
La Charité (1894)
Concordia (1861)
Death and the Maidens (1872)
L'Espérance (1871-1872)
L'Espérance (1872)
L'Eté (1873)
La Fantaisie
The fisherman's family
L'Histoire (1866)
The Imagination
Inter Artes et Naturam (1888)
Jeunes filles au bord de la mer (1879)
La jeune mère (1887)
Jeune noir à l'épée (1850)
The Legendary Saints of France (1877-1878)
La Liseuse (1885-1887)
A Maid combing a Woman's Hair (1883)
Mary Magdalene at St. Baume (1869)
Orphée (1883)
Paolo et Francesca (1867)
Le pauvre pêcheur, esquisse (1881)
Peace (1867)
La Pêcheuse
Le pigeon (1871)
The Poor Fisherman (1881)
Portrait de l'artiste (1887)
Portrait of the Painter Prevost (1895)
The Prodigal Son (1879)
The Reaper
Le Recueillement (1866)
Rest (1863)
Le rêve (1883)
Saint Geneviève as a Child in Prayer (1876)
Saint Sébastien
Sainte Geneviève ravitaillant Paris (1893-1898)
Le Sommeil (1867)
Thomas-Alfred Jones (1851)
La toilette (1883)
La Vigilance (1866)
A Vision of Antiquity - Symbol of Form (1887-1889)
Vue sur le château de Versailles et l'Orangerie (1871)
War (1867)
Woman on the Beach (1887)
Work (1863)

giovedì 23 agosto 2012

Lucien Lévy-Dhurmer

Lucien Lévy-Dhurmer, "La Femme à la Médaille ou Mystére"
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Lucien Lévy-Dhurmer (Algeri 1865 - Le Vésinet 1953) è stato un pittore simbolista francese. Nato da una famiglia ebrea in Algeria, presto si trasferì a Parigi dove iniziò a studiare disegno e scultura; la prima esibizione dei suoi lavori ebbe luogo al Salone di Parigi nel 1882, in quest'occasione presentò al pubblico una grande targa in ceramica. Svolse quindi l'attività del decoratore e di ceramista per alcuni anni, poi fu direttore artistico presso il laboratorio d'arti applicate di Clément Massier. A trent'anni lasciò Parigi per dedicarsi interamente alla pittura; visitò così l'Italia dove venne a diretta conoscenza dell'arte rinascimentale. Nel 1896 esibì i suoi pastelli e le sue tele usando per la prima volta il cognome Lévy-Dhurmer (il secondo cognome è una parte di quello della madre: Goldhurmer) e dimostrando la sua simpatia verso l'arte dei preraffaelliti; negli anni successivi la fama dell'artista francese crebbe velocemente e il suo particolarissimo stile pittorico fu lodato da insigni critici, i quali apprezzavano e mettevano in risalto l'aura malinconica delle tele di Lévy-Dhurmer. A partire dall'inizio del XX secolo nelle sue tele si notano elementi sempre più frequenti che lo avvicinano alla corrente simbolista. Nel 1914 si sposò con Emmy Fournier, già editrice di un famoso giornale femminista: "Le Fronde". Negli ultimi anni della sua imponente attività pittorica, Lévy-Dhurmer si concentrò maggiormente sui soggetti paesaggistici, mostrando una certa simpatia verso l'opera di Whistler e di Monet. La tipicità della pittura di Lévy-Dhurmer sta nelle immancabili sfocature che imprimono alle immagini dipinte una sorta d'indeterminatezza misteriosa e, alcune volte, mistica. Tra le tele migliori del pittore francese si ricordano: Ritratto di Georges Rodenbach (1895), Il Silenzio (1895), La Donna con la Medaglia o "Mistero" e Bruges - Effetto Neve (1900). Ecco di seguito un elenco di opere pittoriche di Lévy-Dhurmer.
 

 
La 7ème symphonie - Beethoven
Alfred-Philippe Roll (1913)
Appassionata - Beethoven (1906)
Après-midi d'un Faune
Armonía en azul (1906)
Automne
Automne II
Autoportrait (1925)
Les aveugles à Tanger (1901)
Beautés de Marrakech (1930)
La Bourrasque (1896)
Bourrasque (1897)
Bruges. Snow Effect (1900)
Costantinople - The harbor, evening
The Dancer
Danae
Deux jeunes filles en une seule
Dolomites (1900)
Eden (1899)
Eden: Passion (1899)
Eve (1896)
Eve after temptation in the garden of eden
Eve before temptation in the garden of eden
L’explorateur perdu (1896)
La Femme à la Médaille ou Mystére (1896)
Femmes en promenade
Feux d'artifice à Venise
La Fiancée de l'automne
Florence (1898)
Un fort dans le désert
Les Glycines (1922)
Le grand canal de Venise (1895)
The Gust of Wind
The Hake, Evening
Harmonie en bleu (1906)
The Hake, Evening
Hymne à la joie - Beethoven (1906)
Intense bamboo man
Jeune femme
Les Kersas
Le Lac Léman (1925)
Ma Mere Un Soir A Vu La Ville D'Ys (1898)
Marguerite Moreno - Autumn bride
Marocaine Aux Bijoux
Le Marocain ou Le Fanatique (1900)
Masque de Beethoven (1906)
Matin or Les Calanques
Méduse (1897)
Notre Dame de Penmarc'h (1896)
Nu au drap bleu (1930)
Le nu bleu
Ophélie (1900)
Portrait de Femme
Portrait de Georges Rodenbach (1895)
Portrait de jeune fille
Portrait de Pierre Loti or Fantôme d'Orient (1896)
Portrait of a lady
Portrait Of Marguerite Moreno
Portrait of Mlle Carlier (1910)
Procession of the Holy Blood (1930)
Promenade du soir, Maroc (1930)
The Russian
Salomé
Sapho (1893)
Scene in Venice
Le Silence (1895)
Sonate au clair de lune
La Sorcière (1897)
The Temptation of St. Anthony (1896)
Torse de femme vue de dos
Torse de femme vue de face
Tower in Bruges (1930)
Tryptique Beethoven (tre tele, 1906)
Twilight in Marrakesh
The Wisteria Room (1910-14)
Woman in a Lake Landscape - Emmy Fournier
The Young Mother
 

domenica 19 agosto 2012

"Le campane della sera" di Carlos Schwabe

Carlos Schwabe, "Cloches du soir"
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"Cloches du soir" è una tela di Carlos Schwabe, pittore svizzero tra i più rappresentativi della corrente simbolista, i cui temi pittorici molto si avvicinano a quelli di certa letteratura decadente di fine Ottocento. In questo quadro il simbolismo mi pare piuttosto evidente: il suono delle campane è infatti incarnato da angeli (dal volto femminile), che, mentre i rintocchi provenienti dal campanile si susseguono, a mo' di onde sonore si dirigono verso il paese sottostante; anche il movimento che le figure umane fanno con le braccia dimostra ancor di più il propagarsi delle onde sonore. Si tratta di uno dei primi quadri dipinti da Carlos Schwabe, risale infatti al 1891; proprio in quell'anno il poeta belga Georges Rodenbach pubblicò la raccolta "Le Règne du silence", dove c'e un poema intitolato "Cloches du Dimanches" che ai versi 132-133 recita così:


«Bonnes cloches du soir qui sont inféodées
Aux meilleurs souvenirs d’enfance et de regret».

Carlos Schwabe

Carlos Schwabe, "The Death of the gravedigger"


Carlos Schwabe (Altona 1866 - Avon 1926) è stato un pittore simbolista elvetico. Cominciò i suoi studi artistici a Ginevra per poi trasferirsi a Parigi, dove lavorò come disegnatore di carta da parati. Fu nella capitale francese che venne a conoscenza dell'arte simbolista. La sua fama crebbe quando pubblicò, in una esposizione avvenuta al Salon della Rose-Croix nel 1892, la sua originale illustrazione del "Vangelo dell'infanzia". Da questo momento in poi Schwabe cominciò a collaborare, quale illustratore, a varie edizioni librarie di grande prestigio i cui autori rispondevano ai nomi di Emile Zola, Charles Baudelaire, Maurice Maeterlinck e Albert Samain. Nel frattempo aveva cominciato anche a dipingere tele che dimostravano la sua propensione per i temi mitologici e allegorici. Spesso erano immagini di dolore e di morte, quelle dipinte da Schwabe, ma non erano assenti i temi della meditazione e dell'amore. In alcuni quadri appare la moglie del pittore svizzero il quale la prediligeva come modella; colpisce in particolar modo la sua immagine che rappresenta la morte in The Death of the Grave-Digger: tela tra le più famose e inquietanti di Schwabe. Molto affascinanti e, rispetto a quella citata, assai meno crude sono Les Champs-Elysées e Silence Interieur; mentre, un misticismo languido si respira in altri due quadri molto belli: Three Wise Virgins e The evening bells. Ecco infine un elenco delle opere pittoriche più significative di Schwabe.
 
 

Les Champs-Elysées (1903)
The Death of the gravedigger (1895) 
Le Destin (1894)
La douleur (1893)
L'Espérance relevant l'amour blessé
The evening bells (1891)
Le Faune (1923)
Fervaal (1908)
The Jade Ring
Jour de morts
Landschaft (1920)
Maternity (1920)
Medusa (1895)
Nude Amongst Flowers
Pelleas and Melisande
Pommiers Fleuris
The Poet and the Muse of the Ideal
Silence Interieur (1908)
Spleen et Idéal (1907)
Spring
Three Wise Virgins (1907)
La Vague (1907)
Vierge aux Colombes
Vierge aux lys 
The Virgin of the Lilies (1899)
Woman with the Lyre
Young woman in Aesthetic style dress holding a sphere (1894).

venerdì 17 agosto 2012

James Ensor

James Ensor, "Squelettes se disputant un hareng-saur"
(da questa pagina )


James Ensor (Ostenda 1860 - ivi 1949) è stato uno dei più insigni pittori simbolisti. A diciassette anni s'iscrisse all’Accademia di Bruxelles e vi rimase a lungo (fino al 1880) facendo cogli anni conoscenze artistiche piuttosto influenti. Dopo la prima mostra personale, avvenuta nel 1881, Ensor si dedicò sempre più assiduamente alla pittura con buoni risultati, anche se la svolta della sua carriera artistica sarebbe avvenuta qualche anno dopo (alla metà dgli anni ottanta del XIX secolo) quando il suo stile si volse alle avanguardie e, spiccatamente, al simbolismo. In questo periodo nascono le prime tele che contraddistingueranno il resto dell'attività pittorica di Ensor, quasi tutte invase dai macabri "scheletri" e dalle grottesche "maschere", simboli di una società ipocrita e vuota. Probabilmente questa folla di maschere e di scheletri altro non era che quella dei villeggianti di Ostenda, città natale di Ensor, mai abbandonata dal pittore, al quale certo era quasi impossibile non imbattersi e non osservare questi personaggi che evidentemente non stimava affatto. Come già accennato, lo stile di Ensor non mutò più negli anni, fino alla sua morte, avvenuta proprio ad Ostenda nel 1949. Qui sotto riporto un nutrito elenco di opere pittoriche di Ensor.
 
 
Adam and Eve expelled from Paradise (1887)
L'adoration des bergers (1887)
Afternoon in Ostend (1881)
Astonishment of the Mask Wouse (1889)
Au conservatoire
Azaleas (1928-30)
Bacchanale (1877)
The Banquet of the Starved (1915)
Les bons juges (1891)
Carnaval sur la plage (1887)
Chinoiseries aux éventails (1880)
Le chou (1880)
Le Christ tourmenté (1888)
Christ with the Lame (1880-86)
Une coloriste (1880)
Le Combat
Coquillages (1896)
Le Coup de lumière (1935)
La dame en bleu (1881)
La dame en détresse
La dame sombre (1881)
Le désespoir de Pierrot (1892)
Dunes, sea and boats (1923)
Fall of the Rebel Angels (1889)
Fleurs (1892)
Fleurs et vases chinois (1896)
Flowers and blue vase (1909)
Flowers and Vegetables (1896)
The Garden of Love (1888)
The Garden of the Rousseau Family (1885)
Girl with upturned Nose (1879)
Grey Seascape (1880)
The Intrigue (1890)
Kinderen aan het ochtendtoilet (1886)
The Lady with Red Parasol (1880)
Le lampiste (1880)
La lisière du bois à Ostende (1886)
Masks Confronting Death (1888)
Masquerade (1889)
Masques nous sommes - Masks we are (1901)
Masques regardant une tortue (1894)
Les masques scandalisés (1883)
Les masques singuliers (1892)
Music in the Vlaanderenstraat (1891)
La musique russe (1881)
Nature morte au chou (1921)
Nature morte au géranium (1880)
Nature morte au pot bleu (1890)
Our Two Portraits (1905)
The Oyster-eater (1882)
Les pêches (1890)
Personnages devant l'affiche de "La gamme d'amour" (1914)
Le phare d'Ostende (1885)
Portrait de la mère de l'artiste (1882)
Portrait du père de l'artiste (1881)
La raie (1892)
The Rower (1883)
Self-Portrait with Masks (1937)
The Skate (1882)
Skeletons fighting for the Body of a hanged Man (1891)
Skeletons Warming Themselves
Sloops (1890)
Squelettes se disputant un hareng-saur (1891)
Still Life with chinoiseries (1880)
Still Life with Oysters (1882)
Teatro de máscaras (1908)
Teo Hannon (1882)
Tribulations of Saint Anthony (1887)
La vengeance de Hop-Frog (1896)
The Wait (1882)
The White Cloud (1884)

domenica 13 maggio 2012

"Campo di grano con corvi" di Vincent Van Gogh

Vincent van Gogh, "Campo di grano con corvi"
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"Campo di grano con corvi" è uno dei quadri più belli e più famosi del pittore olandese Vincent Van Gogh. Fu dipinto nel 1890, poco prima dell'autore; molti ritengono che sia il suo ultimo quadro, ma probabilmente non è così. Quando creò questo capolavoro Van Gogh si trovava ad Auvers-sur-Oise, un paese vicino Parigi, in cui viveva anche il dottor Paul-Ferdinand Gachet, amico di Théo, fratello di Van Gogh. Di lì a poco Van Gogh si sarebbe sparato un colpo di pistola che, dopo alcuni giorni di agonia, gli avrebbe causato la morte. Il quadro in questione bene descrive la tormentata personalità del pittore olandese, presentando elementi che indicano pace e serenità (il campo di grano) ed altri che, al contrario, mostrano un presentimento di sventura (il cielo cupo e i corvi).

sabato 12 maggio 2012

"L'isola dei morti" di Arnold Böcklin

Arnold Bocklin, "L'isola dei morti"
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"L'isola dei morti" è certamente il quadro più famoso del pittore simbolista elvetico Arnold Böcklin (1827-1901). Ne esistono cinque versioni eseguite tra il 1880 ed il 1886 che mostrano delle differenze piuttosto marcate tra di loro, in particolare per quello che riguarda lo sfondo e i colori predominanti. A mio avviso la versione migliore è la terza (del 1880) che è anche quella più conosciuta e stimata.
Böcklin non volle mai esporre il significato di questa tela quantomai misteriosa, le sole parole attribuitegli al riguardo sono le seguenti: «Un'immagine onirica: essa deve produrre un tale silenzio che il bussare alla porta dovrebbe fare paura». Esistono però delle considerazioni che riguardano il luogo dove il pittore svizzero trasse l'ispirazione per il suo capolavoro: c'è chi afferma che Böcklin fosse a Ponza quando iniziò a dipingere "L'isola dei morti", ma è molto più probabile, anche osservando attentamente l'opera, che il punto di riferimento fosse il "Cimitero degli Inglesi" di Firenze, tanto più che Böcklin passò molti anni della sua vita proprio nel capoluogo toscano.
Il quadro possiede un fascino non comune legato al profondo mistero che racchiude; di derivazione chiaramente simbolista, "L'isola dei morti" mostra alcune delle peculiarità fondamentali presenti nell'opera pittorica di Böcklin: luoghi isolati circondati da acque, cipressi, porte incastonate nella roccia, figure enigmatiche avvolte in manti, atmosfere lugubri e funebri, tombe ecc.
Molti artisti rimasero colpiti dal dipinto: specificatamente in Italia, il poeta Giovanni Camerana scrisse una serie di sonetti intitolati "Ad Arnoldo Böcklin" in cui si descrive proprio "L'isola dei morti".

lunedì 7 maggio 2012

Giovanni Segantini

Giovanni Segantini, "Le cattive madri"
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Giovanni Segatini (Arco 1858 - Monte Schafberg 1899) è stato un pittore simbolista italiano. Dopo un'infanzia ed un'adolescenza poverissime e travagliate si stabilì a Milano e, di sera, cominciò a frequentare alcuni corsi all'Accademia di Belle Arti di Brera. In tale periodo iniziò a dipingere, ottenendo anche i primi riconoscimenti. La conoscenza del pittore Vittore Grubicy fu determinante per la sua carriera artistica, che vide una nuova e corposa fase creativa negli anni ottanta del XIX secolo, con tele importanti che valsero al Segantini altri influenti riconoscimenti. Intanto il pittore trentino si era trasferito, dalla Brianza, a Savognino: un piccolo villaggio sulle Alpi. Verso l'inizio dell'ultimo decennio dell'Ottocento Segantini abbracciò il divisionismo prima e il simbolismo poi, creando le tele più famose della sua storia artistica come "L'angelo della vita" (1894) e "Le cattive madri" (1897). Nel settembre del 1899, quando aveva appena ultimato l'ennesimo suo capolavoro dal titolo "Il Trittico della Vita", Segantini morì a causa di un violento attacco di peritonite.
Se si osserva l'intera opera pittorica di Giovanni Segantini, si noterà facilmente che i suoi soggetti preferiti furono la natura, gli uomini e gli animali, tutti immersi in un ambiente amico, di idillio e di vita semplice. Più rari si dimostrano i temi che lo avvicinano ad un certo simbolismo macabro e misterico, come ad esempio si percepisce in opere quali "Le cattive madri" e "Il castigo delle lussuruose". Prevale al contrario in tele bellissime come "Ave Maria a trasbordo" e come "L'angelo della vita" un misticismo forse ingenuo ma certamente poetico, elemento che è essenziale in tutte le produzioni artistiche del pittore di Arco. Ecco infine un corposo elenco di opere pittoriche del Segantini.
 
 
A messa prima (1885)
Alla stanga (1886)
Alpe di maggio (1891)
L'amore alla fonte della vita (1896)
L'angelo della vita (1894)
L'angelo della vita (1896)
L'aratura (1890)
Autoritratto (1882)
Autoritratto (1893)
Autoritratto all'età di vent'anni (1879-1880)
Ave Maria a trasbordo (1882)
Ave Maria a trasbordo (1886)
La benedizione delle pecore (1884)
Il castigo delle lussuruose
Le cattive madri (1896-1897)
Il coro di S. Antonio (1879)
Costume Grigionese (1887)
Dea dell'amore (1894-1897)
Il dolore del lutto
Donna alla fonte (1893)
Le due madri (1889)
La falconiera (1880)
Il frutto dell'amore (1889)
Gioia del colore (1886)
Idillio (1882-1883)
Immagine di Carlo Rotta
Mezzogiorno sulle Alpi (1891)
I miei modelli (1888)
La mucca all'abbeveratoio
Natura morta con S. Cecilia
Nudo femminile (1890)
L'ora mesta
Paesaggio
Paesaggio con donna su un albero (1881)
Paesaggio sul Maloja (1895)
Pantura sull'imbrunire (1885)
Pascoli a primavera (1896)
Pascoli alpini (1895)
Pascoli montani in maggio
Pastorello con agnellino (1885)
Petalo di Rosa (1891)
Pomeriggio sulle Alpi
La portatrice d'acqua (1886-1887)
La raccolta del fieno (1889-1898)
Ragazza che fa la calza (1888)
Riposo all'ombra (1892)
Ritorno al paese natale
Ritorno dal bosco (1890)
Ritratto della signora Torelli (1885-1886)
Ritratto di Vittore Grubicy (1887)
Savognino sotto la neve (1890)
Sul balcone (1892)
Tramonto (1882-1883)
Trittico della natura - La vita (1898)
Trittico della natura - La natura (1898)
Trittico della natura - La morte (1898)
L'ultima fatica del giorno (1884)
Vacche aggiogate (1888)
La Vanità (1897)
Zampognari in Brianza (1883-1885)

martedì 1 maggio 2012

Arnold Böcklin

Arnold Böcklin, "Pan e le Driadi"
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Arnold Böcklin (Basilea 1827 - Fiesole 1901) è stato un pittore simbolista svizzero. Si trasferì molto giovane in Germania e iniziò i suoi studi all'Accademia di Belle Arti di Düsseldorf, dove ebbe come maestro Johann Wilhelm Schirmer. Sempre nella città tedesca conobbe Anselm Feuerbach. Intraprese quindi alcuni viaggi determinanti per il suo stile pittorico: fu dapprima in Belgio, poi in Francia e quindi in Italia, dove si sposò e soggiornò più a lungo. Continuò per tutta la vita a spostarsi tra la Svizzera, la Germania (dove professò l'insegnamento) e l'Italia, fino agli ultimi anni segnati dalla malattia che lo costrinsero a stabilirsi a Firenze, dove morì all'età di 73 anni. È considerato uno dei maestri del simbolismo; inizialmente riprodusse soprattutto paesaggi, poi, a partire dalla metà del XIX secolo privilegiò i soggetti mitologici e si fece sempre più palese, in molte delle sue opere pittoriche, il pensiero ossessivo della morte. Non a caso il suo quadro più famoso e apprezzato s'intitola "L'isola dei morti" (1880). Ecco un elenco delle tele più importanti di Böcklin.
 
 
Abandoned Venus
The Adventurer (1882)
Altrömische Weinschenke (1866)
Angelika, guarded by a dragon (1880)
Arable land corridors in the early spring
The artist and his wife
Assassin pursued by furies
Astolf rides away with his head lost (1873)
At Alban Hills (1851)
At Play in the Waves
L'Attaque des Pirates (1880)
Autumn thoughts
The Bagpiper (1861)
Bergsee mit Möwen (1847)
Bildnis Alexander Michelis (1846)
Bildnis Angela Böcklin als Muse (1863)
Bildnis der Tochter Lucia (1864)
Bildnis des Kunsthistorikers Adolph Bayersdorfer (1875)
Bildnis Professor Jakob Mähly als Student (1848)
The Birth Of Venus (1868)
Campagna - Landscape (1858)
Centaur and nymph
Centaurus (1873)
The Chapel (1898)
La chasse de Diane (1896)
Children carving may flutes (1877)
Das Hünengrab (1847)
Das Spiel der Nereïden (1886)
The Death of Cleopatra (1872)
The Deposition (1874)
Der Frühling (1862)
Der Gotenzug (1881)
Der heilige Hain (1882)
Destroyed house in Kehl (1870)
Diana sleeping with two fauns (1877)
Die Jagd der Diana (1862)
Die Lebensinsel (1888)
Die Pest (1898)
Die Toteninsel (1880)
Die Toteninsel (1883)
Die Toteninsel (1886)
Die verlassene Venus (1860)
Dragon walking between rocks
Elysian Fields (1877)
Euterpe (1872)
Felsabhang mit Wettertannen (1849)
Fighting on a bridge
Fir trees at sunset
Flora, awakening Flowers
Francesco Petrarch
Frühling
Gebirgslandschaft mit Wasserfall (1849)
Girl and boy picking flowers (1866)
God shows Adam Paradise
Head of a Roman
The Hermit (1884)
High mountains with chamoises (1849)
Hochgebirgslandschaft mit Gemsen (1849)
Honeymoon (1890)
The Hunt of Diana (1896)
Hymn to spring
Ideal spring landscape (1871)
Idyll (1872)
Idyll (1875)
In the Sea (1883)
Italian Villa in Spring
Kentaurenkampf (1872-1873)
King David
King David with the harp
Klio
Kopf eines Römers (1863)
Lac de montagne avec des Mouttes
Lament of the shepherd (1866)
Landscape with high mountains
Landschaft bei Palestrina (1853)
Landschaft bei Sonnenuntergang (1849)
Look any laughs to the plains
March of the Goths
Medusa
Meerestille (1886-1887)
Melancholia (1885-1900)
Melancholy
The Moorish Cavaliers
The Muse of Anacreon (1873)
Nessus and Deianeira
Night (1895)
Nymph (1875)
Nymph and Satyr (1871)
Nymphs bathing (1865)
Nymph by the fountain
Odysseus and Polyphemus (1896)
Odysseus by the sea (1869)
Odysseus und Kalypso (1882)
On the Pontine swamps (1851)

Pan e le Driadi (1897) Pan erschreckt einen Hirten (1859)
Pan in the Reeds (1858)
Pan whistling at a blackbird (1863)
Paolo and Francesca
The Penitent Mary Magdalene (1873)
Petrarch by the fountain of Vaucluse
Pietà (1885)
Portrait of actress Fanny Janauscher
Portrait of Clara (1872)
Prometheus (1883)
Putto and Butterfly (1896)
The Rest on the Flight into Egypt
Returning home (1887)
The Ride of Death
Roman Landscape (1852)
Roman May Festival (1872)
Römische Landschaft mit Brunnen (1863)
Ruin by the Sea (1881)
Ruins in the moonlit landscape (1849)
Ruins of a Castle (1847)
The Sacred Grove
The Sanctuary of Hercules (1880)
The Sanctuary of Hercules (1884)
Sappho (1862)
Schilf (1845)
The sea
Selbstbildnis (1862)
Self-Portrait in Studio (1893)
Selbstbildnis im Atelier (1893)
Self-Portrait with Death as a Fiddler (1872)
The Silence of the Woods (1885)
Sirens (1875)
Sleeping child
Soldiers amount towards a mountain fortress
Source between two Rock Walls (1881)
Spring (1875)
Spring night
The Spring of Love
St. Anthony preaches the fish
Study of 'War' (1896)
Summer (1873)
The Summer's Day (1881)
The Surf (1883)
Syrinx fleeing from the onslaught of Pan
Tavern in ancient Rome (1867)
Trauer der Maria Magdalena an der Leiche Christi (1867)
Triton and Nereid
Triton and Nereid (1877)
Triton carrying a nereid on his back (1875)
The Triton Family (1888)
Under the arbor (1891)
Unicorn (1885)
Venere Anadiomede (1872)
The Vestal (1874)
Villa am Meer (1878)
Villa by the sea (1864)
Villa by the sea (1865)
Viola (1866)
Vita somnium breve (1888)
The volcano
The Wake-Up Spring
Waldlandschaft mit ruhendem Pan (1855)
War (1896)
Wettertannen (1849)
Zerstörtes Haus bei Kehl (1870)

domenica 29 aprile 2012

William Degouve de Nuncques

William Degouve de Nunques, "Nocturne au Parc Royal de Bruxelles"
(da questa pagina


William Degouve de Nuncques (Monthermé 1867 - Stavelot 1935) è stato un pittore simbolista belga. La sua famiglia (di origini aristocratiche) dopo la guerra franco-prussiana, dalla Francia si trasferì in Belgio. Ben presto Degouve de Nuncques dimostrò di avere la passione della pittura e cominciò a frequentare varie scuole, in una di queste conobbe Juliette Massin, artista che sposò e che lo introdusse nel circolo dei poeti simbolisti, i quali influirono molto sulla sua pittura. Fece parte del gruppo artistico d'avanguardia "Les XX" ed esibì i suoi quadri alla società denominata "La Libre Esthétique". Cominciò quindi a viaggiare per l'Europa e fu in Italia, Francia e in Austria; in questi luoghi si specializzò nel riprodurre paesaggi, prediligendo i parchi notturni. Tra il 1900 ed il 1902 si trasferì, insieme alla moglie, alle Isole Baleari, dove dipinse diverse tele con i paesaggi locali più suggestivi. Verso il 1910 attraversò una sorta di crisi religiosa, come è dimostrato dai suoi lavori risalenti a questo periodo, che mostrano una sofferenza interiore molto evidente. Allo scoppio della Grande Guerra Degouve de Nuncques si rifugiò in Olanda; poi, nel 1919, fu travolto dalla morte della sua compagna e, a causa del grave dispiacere, ebbe gravi problemi di salute, perdendo anche l'uso di una mano. Si risposò nel 1930, con una donna che lo aiutò a superare un profondo periodo di crisi. Trascorse i suoi ultimi anni di vita a Stavelot, dipingendo paesaggi innevati che esplicitano il freddo e il gelo in cui la sua anima era oramai completamente immersa. I suoi quadri migliori, cronologicamente raggruppati nell'ultimo decennio del XIX secolo, mostrano un'atmosfera magica e misteriosa e molti rimandi al simbolismo. Ecco un elenco di opere pittoriche di Degouve de Nuncques.
 
 
Les amandiers, Baléares (1902)
Les Anges de la Nuit (1894)
Le canal (1894)
Le canal à Haeren - Hiver (1907)
Chaland sur le canal Willebroek (1909)
Les chantiers des bäteaux à Huysen (1917)
Chapelle à Gordola (1912)
Child with Owl (1892)
Courtyard in Venice (1895)
Le cygne noir (1895)
De dageraad (1897)
De kermiswagen (1910)
Entre Rotterdam et Dordrecht (1916)
Forêt fantastique (1897)
The Grotto of Manacor - Mallorca (1901)
Le hameau - neige (1911)
Hillegom (1917)
L'hiver au village - Hainaut (1916)
Hiver en Brabant (1888)
Lake Como (1897)
The Leprous Forest (1898)
La maison aveugle (1892)
La mare de sang (1894)
Moeder van smarten (1910)
Neige à Berchem Ste Agathe (1912)
Nocturnal Effect (1896)
Nocturne au Parc Royal de Bruxelles (1897)
La nuit à Bruges (1897)
La nuit à Venise (1895)
Nuit à Salzbourg (1905)
L'orage (1914)
Les paons (1896)
Parc de Milan (1895)
Péniche
Portrait de la mère de l'artiste
Portrait de madame Arnold Goffin (1905)
Portrait de Marthe Verhaeren-Massin
Le Puig Major, Ile Majorque (1902)
Rêve de voyage (1899)
Sneeuwvlakte (1911-1912)
Snowy landscape with barge (1911)
La solitude (1910)
Les souvenirs de la Vierge (1912)
La sucrerie au crepuscule (1917)
Tempête à la Côte Nord (1900)
Le vieux cheval des chalands (1908)

giovedì 26 aprile 2012

Ferdinand Keller

Ferdinand Keller, "Insel der Toten"
(da questa pagina)


Ferdinand Keller (Karlsruhe 1842 - Baden-Baden 1922) è stato un pittore simbolista tedesco. Già da bambino mostrò una precoce propensione verso le arti figurative, come è dimostrato dai suoi disegni inerenti a scene della vita e della natura; adolescente partì insieme al padre ed al fratello verso il Brasile; di questo soggiorno fanno testimonianza alcuni suoi paesaggi raffiguranti la costiera brasiliana. A vent'anni si recò all'Accademia di Belle Arti di Karlsruhe dove iniziò i suoi studi sotto la guida di Johann Wilhelm Schirmer. Quindi cominciò a viaggiare attraverso l'Europa: visitò la Svizzera, la Francia e l'Italia, qui soggiornò tra il 1867 ed il 1869 stabilendosi a Roma dove conobbe Anselm Fauerbach. È in questo periodo che Keller fece tesoro delle esperienze accumulate durante le sue visitazioni artistiche, mettendole a frutto nelle sue future opere pittoriche. La prima parte dell'opera pittorica di Keller è incentrata su personaggi famosi della storia (soprattutto tedesca e austriaca) e della religione, ma non sono assenti riferimenti alla mitologia greca e nordica, che divennero sempre più frequenti col passare del tempo. Il 1900 fu per il pittore tedesco l'anno della svolta, visto che da allora la sua pittura fu fortemente influenzata da quella dello svizzero Arnold Böcklin, maestro del simbolismo, i cui quadri mostrano delle somiglianze incredibili con quelli di Keller, seguace indiscusso del pittore elvetico. Paesaggi cupi e misteriosi, strade di montagna circondate da cipressi, foreste dove si svolgono riti magici, laghi freddi e dalle acque immobili dove nuotano cigni bianchi, tombe scavate nelle montagne piene di affascinate mistero e altre raffigurazioni similari fanno di Keller uno dei pittori simbolisti più caratteristici del panorama europeo. Ecco i titoli dei quadri più importanti di Ferdinand Keller.
 
 
Alexander von Humboldt und der Botaniker Bonpland am Orinoko
Apotheose Kaiser Wilhelms (1871)
The Beauty and Butterfly
Bezahlung (1883)
Brazilian Coastal Landscape
Brazilian River Landscape (1871)
A Classical Landscape (1902)
A Dark Bauty
Der Jäger (1922)
Flora (1883)
Germania and Saint Michael
'Give Me Your Paw!' (1891)
Grand Duke Friedrich I of Baden (1900)
Hero Finding Leander

Insel der Toten (1901)The Isle of the Dead
Jungling (1881)
Krokodiljagd
Küstenlandschaft bei Rio de Janeiro
The Music of the Faun (1910)
Najaden (1893)
Nanna Risi als Ariadne
Neptune's Shrine (1904)
A Nymph Drinking at a Spring (1907)
Nymphe an der Quelle
The Pool (1911)
Portrait of Tamagno as 'Othello'
Puttenfries Musik (1882)
Putto with medallion portraits of Friedrich von Schiller and Johann Wolfgang von Goethe (1881)
Quellnymphe
Römische Brücke
Sankt Georg (1895)
Selfportrait
Sheheredzade
Slankamen (1878)
The Tomb of Bocklin (1901-1902)
Tritonen
Walkyrie

 
 

Rogelio de Egusquiza

Rogelio de Egusquiza, "Tristan and Isolde"
(da questa pagina)


Rogelio de Egusquiza (Santander 1845 - Madrid 1915) è stato un pittore, uno scultore ed un incisore spagnolo. Dopo essere stato discepolo di Francisco Mendoza a quindici anni si trasferì a Parigi dove approfondì i suoi studi alla Accademia delle Belle Arti.Conobbe Leon Bennat, del quale subì l'influenza in molte delle sue opere e nel 1862 cominciò a viaggiare attraverso l'Europa (fu in Belgio, Olanda e Germania) per poi stabilirsi definitivamente a Parigi. I suoi dipinti iniziali sono incentrati su personaggi ed eventi storici, in seguito la sua attenzione si spostò verso ritratti e scene ben identificabili nell'ambito dell'alta società, in questa particolare espressione artistica si nota l'influenza che in lui esercitò Marìa Fortuny i Marsal, conosciuto e apprezzato da de Egusquiza. È nel 1876 che avvenne la svolta decisiva della sua vita, quando nacque in lui la passione per la musica di Richard Wagner; nel 1879 andò a Monaco per assistere all'opera del musicista tedesco "I Nibelunghi". Quando tornò a Parigi aderì al simbolismo e realizzò alcune opere pittoriche pregne di misticismo e di "wagnerismo"; a questo periodo risalgono anche alcuni suoi ritratti di personaggi famosi come il filosofo Arthur Schopenhauer e Luigi II di Baviera. Nel 1900, all'Esposizione Universale di Parigi presentò la serie delle cinque stampe di "Parsifal" che gli valsero la medaglia d'argento e la Legion d'Onore. La sua fama di pittore rimane indissolubilmente legata alla figura di Richard Wagner che esercitò sull'artista spagnolo un fascino altissimo.
 

ALCUNE OPERE PITTORICHE DI ROGELIO DE EGUSQUINOZA

Amfortas
Concert de famille (1878)
Dame betrachtet ein Bild (1915)
The end of the ball
Figura di Wagner (pastello su carta, 1895)
Kundry (gessetto su carta, 1893)
Kundry (acquaforte su carta giapponese, 1894)
Kundry (1906)
Lady in a Blue Dress (1873)
Parsifal (pastello su carta, 1890)
Parsifal (acquaforte su carta giapponese, 1895)
Parsifal (1906)
Portrait eines Herrn mit Orden (1915)
Ritratto di Arthur Schopenhauer (acquaforte su carta)
Ritratto di Calderon de la Barca (acquaforte su carta, 1902)
Ritratto di dama (1913)
Ritratto di Francisco de Goya (acquaforte su carta, 1902)
Ritratto di Luigi II di Baviera (acquaforte su carta giapponese)
Ritratto di Richard Wagner (acquaforte su carta)
Il Santo Graal (acquaforte su carta giapponese, 1893)
Seated woman in pink
The Serenade
A Soiree in Venice
A Spanish Beauty
Titurel (gesso su carta, 1890)
Tirutel (acquaforte su carta giapponese, 1899)
Titurel
Tristan and Isolde (acquaforte su carta, 1902)
Tristan and Isolde (1912)
Young Beauty

 
 

Eugène Carrière

Eugène Carrière, "Femme regardant"
(da  questa pagina)


Eugène Carrière (Gournay-sur-Marne 1849 - Parigi 1906) è stato un pittore simbolista francese. Dopo aver fatto il litografo si iscrisse alla Scuola di Belle Arti di Parigi. combattè nella guerra franco-prussiana e passò un periodo da prigioniero a Dresda; nella località tedesca scoprì l'arte pittorica di Rubens rimanendone fortemente attratto. Tornato in patria si sposò e fece ben sette figli; la stabilità famigliare gli permise di lavorare con più dedizione e nel 1891 allestì la sua prima esposizione. La sua fama crebbe soprattutto fra gli addetti ai lavori trovando consensi e apprezzamenti nel mondo artistico parigino ed anche in quello politico. A partire dal 1899 fu insegnante all'Accademia Carrier e morì a causa di un tumore alla gola a 57 anni nella capitale francese. Carrière si specializzò soprattutto nella raffigurazione della maternità e degli affetti familiari ma furono graditi anche i suoi ritratti, compresi quelli di personaggi famosi come Paul Verlaine e l'amico scultore Auguste Rodin. La sua pittura si caratterizza spesso per le figure che risaltano in sfondi molto indeterminati e per la monocromia; questi due elementi, presenti in molte tele di Carrière, accentuano l'aspetto misterioso delle immagini misto ad un vago senso di malinconia. Ecco un elenco delle opere pittoriche di Carrière.
 



Alphonse Daudet et sa fille (1891)
Après le bain
Baiser maternel
Baiser maternel. Mère et deux enfants (1892)
Bord de la Marne
Canards sauvages (1883-85)
La chemise enlevée
Christ en croix (1897)
Cimetière breton
Deux enfants couchés
Edmond de Goncourt sur son lit de mort (1896)
L'enfant à la soupière (1885-90)
L'enfant au verre (1885)
Enfant en buste
Enfant lisant
L'enfant malade (1885)
La famille du peintre
Femme accoudée
Femme allaitant
Femme aux seins nus. La Nature (1896)
Femme avec le sein nu
Femme debout
Femme en toilette de bal
Femme nue couchée
Femme portant sa main droite à sa tete

Femme regardant The First Communion
Le fondeur (1900)
Le gouter
Gustave Geffroy
Gustave Geffroy (1891)
L'homme et sa destinée
Intimité (1889)
Jeanne d'Arc écoutant les voix
Jeune accouchée
Jeune femme nourissant son enfant (1887)
Jeune fille (1887)
Lisbeth souriant
Lise au piano
Louis-Henri Devillez dans son atelier (1887)
Madame A. Devillez et son fils Louis-Henri Devillez (1905)
Madame Eugène
Madame Eugène Carrière (1904)
Madame Eugène Carrière en méditation (1898)
Madame Eugène Carrière endormie
Madame Geffroy
Madame Gustave-Abel Dumont
Madame Helfen
Magny-lex-Hameaux
Marguerite Carrière
Marguerite Carrière écrivant (1887)
Maternité (1887)
Maternité (1890)
Maternité (1892)
Maternité a l'homme en noir
Méditation
Mère de l'artiste (1876)
Mort d'un prince (1876)
Mother and Child (1880)
Nature morte: les confitures
Nature morte: oignons
Nature morte: pot de terre
Nelly Carrière
Paul Verlaine (1891)
Paysage
Paysage à l'eglise et grand ciel nuageux
Paysage au calvaire
Paysage au lac
Paysage aux arbres
Paysage avec large rivière
Paysage et route sineuse (1898)
Paysage: route et arbres
Petit calvaire
Petite dejéuner de Léon
Pierre Roger-Marx (1885)
Place Clichy, la nuit (1899-1900)
Plusieurs figures dont une femme en jupe rouge
Portrait d'Elisabeth Faure (1902)
Portrait d'enfant
Portrait d'homme
Portrait d'Isadora Duncan
Portrait de l'artiste
Portrait de l'artiste (1903)
Portrait de la petite Caplain (1898)
Portrait de Rodin
Portrait de son fils
Portrait of a boy (1886)
Portrait of his daughter, Lisbeth (1888)
Les Pyrénées
Roger Marx (1886)
Scène à plusieurs personnages
Self-Portrait (1893)
Souvenir de Lourdes
Tendresse (1905)
Tete d'artisan
Tete d'enfant de profil à droite
Tete de femme (1895)
La toilette (1888)
Woman Leaning on a Table (1893)
Woman with a Baby on her Lap (1890)