venerdì 4 ottobre 2013

San Francesco d'Assisi nella pittura

Caravaggio, "Saint Francis of Assisi in Ecstasy"
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San Francesco d'Assisi è stato ed è per me un personaggio unico per sacrificio, coerenza, fede e altruismo. È impossibile infatti trovare, dalla scomparsa sulla Terra di Gesù, un uomo simile a lui, capace di rinunciare alla ricchezza derivante dall'attività famigliare (suo padre era un commerciante in stoffe ben affermato), grazie alla quale avrebbe potuto fare una vita agiata e spensierata, per seguire la sua fede cristiana ed applicare alla lettera le parole del Vangelo, inizialmente da solo, poi con i suoi amici e seguaci, fino a fondare l'ordine mendicante dei frati francescani, ancora oggi attivo e, dopo la sua morte, a diventare il santo più importante d'Italia (è infatti, insieme a Santa Caterina da Siena, il patrono della nazione italiana). A cominciare da oggi, 4 ottobre, giornata in cui si celebra la sua memoria, vorrei ricordare alcune espressioni artistiche incentrate sulla figura del poverello d'Assisi, inizierò perciò dalla pittura, per passare poi alla poesia, al cinema, e infine alla musica.
Numerosi pittori hanno ritratto San Francesco, molti di questi sono dei maestri celebratissimi, come ad esempio Cimabue il cui Ritratto di San Francesco che si trova ad Assisi, nella Basilica inferiore e fa parte dell'affresco Vergine in Maestà, con Bambino, quattro angeli e San Francesco (1278-1280), sembra che sia il più somigliante in assoluto al santo reale.
Giotto ha affrescato la Basilica superiore d'Assisi con 28 scene inerenti la vita del santo patrono d'Italia, tra queste, la più bella a me sembra La predica agli uccelli, risalente agli anni compresi tra il 1290 e il 1295, raffigura Francesco in età avanzata, in compagnia di un frate non ben definito ma che dovrebbe essere l'inseparabile Fra' Leone, mentre, forse nelle vicinanze di un bosco (si nota la presenza di un alberello), si piega leggermente e gesticola parlando ad alcuni uccelli che lo osservano ai piedi dell'albero. Ancora Giotto fu a dipingere il santo d'Assisi nel quadro Stigmate di San Francesco, realizzato in un periodo non lontano da quello delle famose scene di cui ho già parlato, è una tempera che raffigura il santo nel momento in cui riceve le stigmate, durante la preghiera sul Monte Alverno, da Gesù, il quale appare nella posizione di crocifisso ma dotato di sei ali così come i Serafini. Alquanto bizzarro è lo sfondo del quadro, visto che il santo, inginocchiato e enormemente grande rispetto a tutto il resto, sembra posto all'interno di una cavità presente alla base di una montagna, quest'ultima è contornata da alcuni alberi e da una delle due cappelle di monte (l'altra si trova sul piano a destra). Sotto la scena principale del dipinto si possono osservare dei piccoli quadretti che illustrano alcuni episodi famosi della vita di San Francesco.
Esistono due dipinti praticamente identici del pittore fiammingo Jan Van Eyck, creati tra il 1428 ed il 1432, intitolati Stigmate di San Francesco. In un paesaggio di montagna San Francesco, il cui volto ha insolitamente lineamenti ben definiti, ha uno sguardo quasi perso nel vuoto mentre prega con le mani aperte che mostrano la presenza delle stimmate appena ricevute da Dio, rappresentato nel quadro da un crocifisso posto in alto, fornito di quattro ali di uccelli (figura ripresa dal quadro di Giotto prima citato). Sotto al crocifisso, in primo piano così come Francesco, c'è Fra' Leone che dorme seduto, mentre si tiene con le mani la testa leggermente reclinata.
Una tempera di Domenico Veneziano del 1445, è intitolata San Francesco riceve le stigmate; qui colpisce il capo del santo quasi completamente calvo e canuto; Francesco con le mani in alto, in ginocchio su di un prato, vicino a Fra' Leone che è seduto e si ripara gli occhi (forse perchè non sopporta l'intensità della luce divina) guarda uno strano crocifisso (rosso) dal quale partono dei raggi divini che giungono fino alle mani e ai piedi di Francesco, conferendogli così le stigmate; la scena è ambientata in un paesaggio di montagna, comprendente dei monti, un po' di vegetazione e un corso d'acqua.
Il pittore senese conosciuto come Sassetta, poco prima di morire dipinse un quadro dal titolo Sposalizio mistico di San Francesco in cui si vede il santo che si sposa con le tre Virtù teologali: Fede, Speranza e Carità, queste sono raffigurate con i volti di giovani donne vestite rispettivamente di bianco, di verde e di rosso; nel quadro le Virtù appaiono due volte: davanti a Francesco mentre il santo sta infilando l'anello nuziale ad una di esse, e in volo, mentre si allontanano recando in una mano dei rametti. Il paesaggio circostante è formato da un'ampia vallata in cui si nota una stradina che arriva fino al luogo del rito e, sulla destra in basso del quadro, un'altra breve e piccola strada che giunge ad un castello.
San Francesco nel deserto è un dipinto di Giovanni Bellini risalente all'età rinascimentale (1480) che mostra il santo con le braccia aperte e lo sguardo rivolto verso il cielo mentre riceve da Dio le stimmate, molto suggestivo e particolareggiato è il paesaggio che si distende intorno a San Francesco.
Di una bellezza stupefacente è il quadro di Caravaggio L'estasi di San Francesco del 1595, dove il santo, che ha perso i sensi, è illuminato da una luce divina ed è sorretto da un'angelo che lo aiuta in questo particolare momento di defaillances. Attorno a loro si nota un paesaggio tetro, in cui si scorgono appena degli alberi e un corso d'acqua (forse un fiume). Di grande valore è anche, dello stesso Caravaggio, San Francesco in meditazione (1605), qui il santo, inginocchiato, guarda pensieroso un teschio che tiene tra le mani, in basso a destra del quadro, poggiato in terra, si nota un tronco con sopra una piccola croce di legno. Evidente sembrerebbe che la "meditazione" di Francesco sia rivolta alla morte e all'al di là.

domenica 8 settembre 2013

Ferdinand Hodler

Ferdinand Hodelr, "Der Auserwählte"
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Ferdinand Hodler (Berna 1853 - Ginevra 1918) è stato un pittore simbolista elvetico. A diciotto anni si trasferì da Berna a Ginevra, qui cominciò a dedicarsi assiduamente alla pittura avendo come punti di riferimento gli impressionisti e i pittori del Rinascimento. Rimase molto colpito dalla pittura di Diego Velazquez, conosciuta durante un viaggio in Spagna (1878-1879). Inizialmente paesaggista, col tempo affinò il suo modo di dipingere e utilizzò con sempre maggiore frequenza colori molto forti. Negli anni della maturità artistica fu influenzato dalla pittura simbolista e creò un metodo innovativo da lui stesso coniato come Parallelismo. In seguito ritornò a dipingere paesaggi (soprattutto montani) avvicinandosi in parte alla scuola espressionista. Le sue tele sono spesso influenzate dai tragici eventi che caratterizzarono la vita dell'artista svizzero, il quale perse in poco tempo tutte le persone più care, dai genitori ai fratelli alla compagna; fu in particolare la morte di quest'ultima, avvenuta nel 1915, che lasciò Hodler in uno stato di grave depressione. Tra le sue opere migliori si ricordano Il buon samaritano (1886), La notte (1890), Sera d'autunno (1895), Il Sogno (1897), Il prescelto (1903). Ecco un elenco di opere del pittore elvetico.


Adoration.
Andey Peak, Arve Valle in Haute Savoie (1909).
Ascent II.
Ascent III.
At the Foot of Mt. Saleve.
Auszug der Jenenser Studenten in den Freiheitskrieg 1813 (1908-1909).
Autumn Evening.
Bertha Stucki mit Blume (1888).
The Breithorn.
Caux Landscape with Rising Clouds.
The Convalescent (1880).
Day I (1899).
Day II (1904-1906).

Delighted Boy (1894).
Der Auserwählte (1903).
Der Fruhling (1901).
Der Niesen (1910).
Der Zornige (1881).
The Dream (1897).
Die Lebensmuden (1892).
Die Nacht (1889-1890).
Eiger, Monch and Jungfrau in Moonlight cloudy.
Emotion (1901-1902).
The Fall I.
Forest Stream.
Genfersee mit Mont Blanc im Morgenlicht (1918).
The Good Samaritan (1886).
Grammont.
The Grindelwald Glacier (1911-1912).
The Halberdier (1895).
Joyous Woman (1911).
Jungfrau and Silverhorn,as Seen from Murren peak.
Lake (1910-1912).
Lake Geneva from Chexbres (1905).
Lake Thun (1905).
Lake Thun and the Stockhorn (1910).
Landscape on Lake Geneva (1906).
Laufende Frauen (1895).
The Miller, His Son and the Donkey.
Mountain Stream at Champery
Night.
Pansies.
Portrait of Louise-Delphine Duchosal (1885).
Portrait of Marguerite Renaud.
The Reaper (1910).
Self-Portrait (1912).
Le Soir.
Sunrise over Mont Blanc (1890).
Sunset on Lake Geneva.
Surprised by the storm (1886-1887).
Thunersee von Leissigen.
View into Infinity
Woman in Ecstasy.
Woman with Brown Hair (1913).
The Woodcutter (1910).
Youth Admired by Women (1903).

mercoledì 19 giugno 2013

Georges Lacombe

Georges Lacombe, "la Baie"
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Georges Lacombe (Versailles 1868 - Alençon 1916) è stato un pittore e uno scultore francese. Nato in una famiglia ricca e colta, iniziò i suoi studi artistici con la madre, la scultrice e pittrice Laure Lacombe; approfondì le sue conoscenze grazie a pittori francesi quali Georges Bertrand, Alfred Roll e Henri Gervex, tutti amici di famiglia. Entrò quindi nel gruppo artistico denominato "Nabis" dove conobbe pittori del calibro di Paul Sérusier e Emile Bernard. Come era usanza dei nabis passò molte estati (tra il 1888 e il 1897) in Bretagna e in particolare a Camaret, in questo periodo creò molti dei suoi capolavori pittorici, alcuni dei quali dimostrano un chiaro avvicinamento del pittore francese al movimento simbolista; tra le tele più significative spiccano: La baia (1892), Mar grigio (1892), Mar giallo (1892), La foresta rossa e Le età della vita (1894). Di pregevole fattura sono anche le sue incisioni in legno e le sue decorazioni. Lacombe morì a soli quarantotto anni per una tubercolosi. Riporto di seguito le opere pittoriche più famose dell'artista di Versailles.


Les Ages de la Vie (1894)
La Baie (1892)
La Baie de Saint-Jean de Luz (1904)
Boatwomen in Brittany (1893-94)
The Briante River (1907)
Chestnut Gatherers (1894)
Le Cueilleur de Pommes (1899)
Foret au Sol Rouge (1894)
Foxgloves
The Green Wave (1896-97)
In the Forest (1909)
Marine Bleue (1893)
La Mer Gris (1890)
La Mer Jaune (1893)
I Monotoni Neri (1892)
Le Nabi à la Barbe Rutilante (1894)
Oaks and Blueberry Bushes (1905)
Pins sur la Rive
Portrait d'Albert Hepp
Portrait de Laure Lacombe
Portrait of Paul Ranson
La Raccolta del Grano Saraceno in Bretagna (1895)
Soleil Couchant Sous-Bois en Forét d'Ecouves
Soleil dans les Arbres
Sous-Bois (1908)
Les Trois Bigoudénes dans la Foret (1894-95)
The Violet Wave (1895-96) 

domenica 5 maggio 2013

Franz von Stuck

Franz von Stuck, "Il peccato"
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Franz von Stuck (Tettenweis 1863 - Monaco di Baviera 1928) è stato un pittore, uno scultore ed un architetto tedesco. Già in età infantile dimostrò di possedere un talento particolare per il disegno, a soli quindici anni si recò a Monaco dove frequentò per alcuni anni l'Accademia delle Belle Arti. Dopo aver lasciato gli studi svolse varie attività e cominciò ad esercitarsi nella pittura. Al 1889 risale la sua prima esposizione (al Palazzo del Ghiaccio di Monaco) che gli permise di ottenere un premio e una cospicua somma in denaro grazie alla tela intitolata Il guardiano del Paradiso. Nel 1892 von Stuck fondò, insieme ad altri artisti, il movimento della "Secessione di Monaco" che intendeva rivendicare la spiritualità e la libertà dell'artista per contestare le idee rigide degli accademici. Intanto la fama di von Stuck crebbe sempre di più e i suoi quadri, che spesso fecero gridare allo scandalo, attrassero molti giovani artisti (Kandinsky e Klee furono tra costoro). Nel 1905, all'apice del successo, von Stuck ricevette dal principe Leopoldo di Baviera l'ambito titolo di Cavaliere dell'Ordine al merito della corona bavarese. Anche negli anni successivi il pittore tedesco continuò a realizzare opere coerenti con la sua originalissima espressività, ma il tramonto del simbolismo nelle arti, e in particolare nella pittura, causò un lento, inesorabile declino della sua importanza. Von Stuck morì a Monaco nel 1928. Appare abbastanza evidente l'influenza che egli subì dalla pittura del maestro elvetico Arnold Bocklin, dal quale però si differenzia per la netta prevalenza, nelle tele del pittore tedesco, di figure appartenenti alla mitologia greca e romana, una presenza così assidua fece pensare ad un vero e proprio paganesimo praticato da von Stuck. Peraltro non mancano nella scelta dei suoi lavori, personaggi e scene provenienti dalla Bibbia; più che mai ricorrenti nelle sue tele sono le figure di belle donne, quasi sempre svestite, e in atteggiamenti decisamente sensuali. Una importanza non consueta dedicò von Stuck nella scelta delle cornici dei suoi quadri, quasi a volerle considerare parte non marginale delle sue creazioni artistiche. Si riporta infine un elenco delle opere pittoriche più famose di Franz von Stuck.


The Affliction of the Nibelungs
Amazon and Centaur
Amor Imperator (1887-88)
Angel with the Flaming Sword
Autumn Evening
Batsheba (1912)
Battle for a Woman (1905)
Boy Bacchus Riding on a Panther
Children Sleighing
The Circle Dance
Crucifixion (1892)
Dancers
Daughter Mary
Der Pips
Die Drei Gottinnen Athena Hera Aphrodite
Die Sunde (1893)
Die Tanzerin Saharet (1906)
The Diner
The Duel (1907)
Ernst Ludwig Gross (1907)
Fangspiel
Faun und Nixe
Fighting Amazons
Fighting Fauns
Franz and Mary Stuck as a God and a Goddess
Golgotha (1917)
Groupe de Famille (1909)
The Guardian of Paradise
Helen
Helios
Heracles kills Nessus (1899)
Hercules and the Hydra
Im Zauberwald
Inferno
Innocence (1889)
The Judgement of Paris (1923)
Judith und Holofernes (1926)
The Kiss of the Sphinx
Leo Graetz (1906)
Liebesfruhling (1917)
Lucifer (1890)
Mannliche Portratstudie (1896)
Mary in a Red Hat
Mary mit Biedermeierhut (1910)
Mermaid
The Murderer
Music
Orest und die Erinnyen (1905)
Orpheus (1891)
Pallas Athena crop (1898)
Pan
Paradise Lost
Piet (1891)
Portrait of a Lady
Portrait of Frau Feez
Portrait of Lilian Sanderson
Portrait Of Ludwig van Beethoven
Pygmalion
Quellnymphe (1911)
Ringelreihen (1910)
Saharet (1902)
Salome (1906)
Sensuality (1891)
Sisyphus
Sphinx (1889-1904)
Spring
Spring Dance
Storm Landscape
Sunset by the Sea
Susanna im Bade (1904)
Susanna und die beiden Alten (1913)
Tilla Durieux als Circe (1913)
Tochter Mary as Griechin
Tochter Mary als Spanierin (1916) 
Trout Pond (1890)
Vent Vague
Von Stuck and is Wife in Studio
Water and Fire
Wilde Jagd (1899)
Wounded Amazon (1903)

sabato 13 aprile 2013

Gaston Bussière

Gaston Bussière, "The Nereides"
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Gaston Bussière (Cuisery 1862 - Saulieu 1928) è stato un pittore, illustratore ed incisore francese. I suoi studi artistici li fece sia a Lione che a Parigi; nella capitale francese ebbe come maestri pittori famosi come Alexandre Cabanel e Pierre Puvis de Chavannes. La sua pittura subì chiaramente l'influenza dei simbolisti e in particolare di Gustave Moreau; fondamentale, nell'ispirazione del pittore francese, anche la musica di Hector Berlioz e di Richard Wagner. Bussière realizzò alcune illustrazioni presenti in libri di autori importanti come Honoré de Balzac, Théophile Gautier, Gustave Flaubert e Oscar Wilde. Nella creazione delle sue tele predilesse i soggetti esotici; particolarmente attratto dal fascino femminile, tra le sue opere migliori si rammentano: Exotic dancers (1880), Salammbô (1907), Jeanne d'Arc (1908), Isolde (1911). Ecco un elenco di opere pittoriche del pittore francese.



Dance of the seven veils (1926)
Deux Enfants Aux Couronnes De Fleurs
Exotic dancers (1880)
The Far East Ballerinas
Hélène de Troie
Isolde (1911)
Jeanne d'Arc (1908)
Juventa (1909)
The Nereides (1902)
Ophelie in water
Oriental beauty
La Révélation
Salammbô (1907)
Salammbô. Le Scène du Serpent (1910)
Salome
Tahoser (1886)
Tristan et Iseult
Water Nymph
Yseult la blonde

giovedì 11 aprile 2013

Jan Frans De Boever

Jan Frans De Boever, "A Phantom IV, The Portrait (1910)"
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Jan Frans De Boever (Gand 1872 - ivi 1949) è stato un pittore simbolista fiammingo. Effettuò i suoi studi a Gand, sua città natale, alla Reale Accademia di Belle Arti ed ebbe come insegnante il pittore Louis Tytgard, di cui in seguito sposò la nipote. Grazie a Tytgard, che lo introdusse negli ambienti artistici delle più note città belghe; la fama di De Boever crebbe rapidamente e le sue opere pittoriche furono assai apprezzate alle mostre che si tenevano non solo a Gand ma anche a Bruxelles e a Liegi. Un brusco mutamento nella scelta dei soggetti pittorici di De Boever si può evidenziare verso la fine del primo decennio del XX secolo, allora i quadri del pittore fiammingo si riempiono di donne discinte in pose erotiche, di scheletri e di elementi macabri, sintomi di un chiaro accostamento del pittore belga all'esoterismo ed al satanismo. Tra il 1914 ed il 1924 si dedicò alle illustrazioni di una edizione dei Fiori del male di Charls Baudelaire. Continuò a dipingere ottenendo molti riconoscimenti fino al 1935, quando una crisi finanziaria contribuì ad impoverirlo seriamente, tuttavia non smise mai di lavorare fino all'anno della sua morte, avvenuta nel 1949 nella sua città: Gand. Il simbolismo di De Boever, così come quello di altri suoi colleghi pittori, va ricondotto alla letterarura ed in particolare alla poesia. Molto spesso nei suoi quadri compaiono soggetti sia allegorici che mitologici che furono assai cari agli scrittori simbolisti e romantici. Ecco infine un elenco di opere pittoriche dell'artista fiammingo.



Abondance
L'Aimant
Andromède (1932)
L'Antre (1912)
Aphronilles
Après le bal
Après le Festin
L'Arlequen (1920)
Le bal masqué
Les Bijoux
Le Billet de Faveur
Le Butin
La catomancienne
Les cavaliers de l'Apocalypse
La Charogne (Le Fleurs des Mal, 1923)
Le Chat (1920)
Chercheuse d'infini (1927)
Chevauchée nocturne vers le sabbat
Circé
Clarté
Colombine
Comédie (1913)
Composition symboliste
Confidence (1920)
Crépuscule
Dame avec un masque sur les genoux
Danaides (1927)
Le Danse Macabre (1912)
Danseuse
Le décapité
Dedale (1920) 
Deux nus couchés (1932)
Eloa (1921)
L'énigme
Entre la vie et la mort
Le ephemere (1921)
L'Ètoile du berger
Eunuch
Eve (1920)
Ex-voto
Femme à l'éventail
Femme et Squelette
La ferme et le pantin
Le Festin des Muses
Fétiche
Filles d'oubli (1918)
Frénésie
Géhenne (1918)
Les glas
Le glue
Le Gong (1936)
Hérode
«L'heure vespérale»
Les Heures (1935)
L'Idole (1923)
Illusions
L'inassouvi (1918)
L'irremediable (Le Fleurs des Mal, 1921)
L'irreparable (Le Fleurs des Mal, 1921)
Lecture à la lueur de la lanterne
Les lianes
Le Liberateur (1940)
Magdalena (1918)
Le Malefice (1936)
La Marque
Météore (1932)
Mi-careme
Minuit
Le moulin, de molen (1927)
Nature morte au lièvre
Nature morte aux livres et candélabre
Nereides (1928)
Nu symboliste
L'Oracle
Pandore (1920)
Pantomime (1926)
Le paon
A Phantom IV, The Portrait (1910)
Le plasir ou l'enfer
Les Pommes
Les questeurs
La Rançon
La roue
La Route de la Passion
Sabbat
Saint Jouant de l'Ourge
Saint Sebastien
Salamandre (1928)
Sans soucis
Sappho
Siegfried et le dragon (1928)
Sirene (1930)
Sirenes (1938)
Sodome (1935)
Le songe
Sorcieres 
Sphinx mystérieux des Ecritures (1938)
Spleen
Squelette se chauffant
Le toilette
Le Trésor
Le triomphe de la Mort
Vampyre (1920)
La Vie
La volupté et la mort
Walkyrie (1935)

domenica 10 marzo 2013

Poul Friis Nybo

Poul Friis Nybo, "Woman reading"
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Il pittore Poul Friis Nybo (Copenhagen 1869 - Vejby 1929) studiò all'Accademia Reale delle Belle Arti di Copenhagen (1887), perfezionò poi i suoi apprendimenti alla scuola di Zahrtmann (1889-1892). Debuttò artisticamente con un'esposizione avvenuta nel 1892, a Copenhagen, al prestigioso Charlottenborg Spring Exhibition, dove continuò ad esporre per tutta la vita; mostre dei suoi quadri si ebbero anche all'Artist Fall Exhibitions, al Den Frie Udstilling e al Salonen di Parigi. Nybo si specializzò nella riproduzione di interni caldi ed eleganti spesso illuminati da lampade, che vedono quasi sempre presenze femminili (bambine, ragazze, donne giovani e adulte) intente a leggere un libro o a suonare uno strumento musicale; oltre alle figure umane anche gli oggetti, osservabili nei suoi dipinti più famosi, si ripetono costantemente (specchi, pianoforti, finestre, bauli, mobili); più raramente predilesse ritrarre paesaggi marini oppure tramonti. Nybo durante la sua esistenza viaggiò molto, per completare i suoi studi andò, tra l'altro, in Svezia e in Norvegia (1890-1891), fu per un breve periodo a Berlino (1905) e si recò a Parigi sia nel 1905 che negli anni immediatamente successivi. Come riconoscimento delle sue importanti opere Nybo ricevette un cospicuo numero di borse di studio e di premi. Ecco un elenco di alcuni dei suoi quadri più famosi.



Along the Coast with Ship
At the Piano
At the window
A Beach Scenery with Sunbathing Woman
Bed Room Interior with a Woman
Breakers
Breakers against the Coast of Skagen
Breakers along the Coast in Skagen
Breakers at Skagen Beach, Denmark
Coast with Breakers
Coastal Scenery
Coastal Scenery with Sailboat
A Danish Marine with Breakers at Skagen's Coast
Danish Summer Landscape by Sunset
Drawing Roominterior with a Reading Woman
A Favorite Author
A Girl and the Chest
Girl at Piano
Henrik and Margrethe Dam with her Father in the Drawing-Room
Impressionistic Scenery with a Herd of Sheep
In the Studio
An Intel Scenery
Interior Scene
An Interior Scenery with a Pianoplaying Woman
An Interior with a Girl and a Child by the Window
Interior with a Girl Playing Piano
Interior with a Lady in front of a Mirror
Interior with a Reading Girl
An Interior with a Sewing Woman
Interior with a Woman
Interior with a Woman Reading at a Desk
An Interior with a Young Girl by a Bureau
An Interior with a Young Woman by the Piano
Interior with Girl
Interior with Reading Woman
Interior with Two Women at a Piano
Interior with Woman by Mirror
Interior with Woman in Sofa
Interior with Woman Playing the Piano
Interior with Young Girl at a Chest
Jutland Sunset
King Christian X of Denmark on Horseback
Kongeskibet Udfor Monte Carlo
Kustlandskap
Kvinna Vid Staffli
Lady at the Piano
Landscape
Landscape with a Mill
The Letter Writer
A Lifeboat, Skagen
Lille Pige
Little Girl at Play
Mandolin Player
Music Lessons
Musicerlande Kvinna i Interior
Musik i Ateliet
A Pair of Interiors
Portrait of a Young Woman Knitting
Practice Time
Reading woman
A Reading Woman by the Lamp
Seascape from Skagen
Seascape with Sailing Ships on Open Sea
Scenery from the Beach at Raageleje
Skagen Beach at Sunset, Denmark
Sonnenuntergang
Sun through Clouds at the Sea
The Surf at Skagen Beach
A View over the Sea
Waiting
Waves along the Coast at Skagen
Weite Marschlandschaft Bei Sonnenuntergang
Windmill
A Woman at the Piano by Candle Light
Woman by the Piano
A Woman in front of a Mirror

Woman reading
Woman Reading by the Lamplight
Woman standing by the Piano in the Twilight
Woman with Pearls
Women in the Garden
Young Girl in Red
Young Girl Standing in an Open Door

martedì 1 gennaio 2013

Louis Welden Hawkins

Louis Welden Hawkins, "A Veil"
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Louis Welden Hawkins (Stoccarda 1849 - Parigi 1910) è stato un pittore simbolista. Nacque in Germania da padre inglese e madre austriaca (era una baronessa), in seguito andò a vivere in Francia e prese la nazionalità francese. A Parigi Hawkins conobbe un gruppo di studenti e artisti anglo-americani che frequentavano, come lui del resto, la famosa scuola pittorica denominata "Académie Julian". Grande importanza ebbe per Hawkins la conoscenza del pittore francese Jules Bastien-Lepage alla cui arte si ispirò soprattutto nei suoi primissimi dipinti. La prima opera di Hawkins fu esposta nel 1881 nel Salone della Società degli Artisti Francesi, qui continuò per lungo tempo ad esporre i suoi quadri ottenendo notevoli riconoscimenti. Espose anche al Salone della Società delle Belle Arti (1894 -1911), al Salone della Rosa-Croce (1894 - 1895) ed al Salone della società artistica "Libre estetique" di Bruxelles. Hawkins entrò in contatto con poeti e scrittori simbolisti (tra costoro c'erano Paul Adam e Stéphane Mallarmé) a partire dal 1890 e ne subì l'influenza come è dimostrato in alcune sue opere. Lavorò anche come illustratore per il periodico "L'Oeuvre d'Art International", questa collaborazione gli procurò larga fama specialmente grazie ai suoi disegni e ai suoi dipinti che avevano come soggetti le "Maschere". Hawkins morì nel 1910 e gli fu attribuita una importante onorificenza l'anno successivo alla sua morte.
Decisiva per il suo stile fu la frequentazione della "Académie Julian", in quel periodo infatti il pittore francese scelse la strada del simbolismo. Ciò che risalta immediatamente, osservando i suoi dipinti, è la ripetuta scelta di soggetti femminili che possiedono una elevata sensualità, a volte unita ad un misticismo velato (si vedano tele come Clytie, Autumn, The Haloes e Innocence). Assai validi sono anche i quadri di argomento religioso (A Prayer to God, The Procession of Souls), intimista (Les orphelins, Les Preludes) e misterico (Le Foyer, Le Sphinx et la Chimère, The Priestess). Di seguito c'è un elenco delle sue opere più famose.
 
 
Autumn (1895)
Les Aux
The blue shawl
Clytie
A corner of the garden
Le foyer (1899)
Girl singing music by Gabriel Fabre
The Guarder of the Geese
The Haloes (1894)
Haut d'étagère (1895-1900)
Huile sur toile
Idyll
Innocence (1895)
Jeune fille au bord de la riviere
Madame Séverine (1895)
Masque (1905)
Moine A Monk (1887)
Les orphelins (1881)
Paysage de Grez
Paysage de Picardie
Peasant woman in a landscape (1880)
Le pont neuf
Portrait de femme regardant vers le haut
Portrait de jeune homme (1881)
Portrait of a Lady (1906)
A Prayer to God
The Priestess
Les Preludes
La Procession des Âmes
Procession of Souls (1893)
Reviere
Une sainte debout entre les arbres
Le sphinx et la chimère (1906)
A time for peaceful prayer
Toits d'un village, apparaissant derrière un champ et des arbres en fleurs
La tour Eiffel (1889)
A Veil
Yellow Umbrella (1900-1909)
A young girl in a wood
A Young Peasant