domenica 29 luglio 2018

Odilon Redon

Odilon Redon, "Ophelia"
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Nacque nel 1840 a Bordeaux. Fin dai primi anni di vita ebbe problemi di salute dovuti alla sua struttura gracile; la famiglia decise di fargli trascorrere diversi anni nella tenuta di campagna che aveva a Peyrelebade. Iniziò gli studi in netto ritardo, e faticò a proseguirli. Abbandonò ben presto l'idea di diventare architetto e si dedicò al disegno ed alla pittura; nel contempo, grazie al botanico Armand Clavaud, si interessò di letteratura, iniziando anche a scrivere qualcosa di suo. Intorno ai vent'anni cominciò ad esporre le sue opere pittoriche. In quel periodo fece un viaggio in Spagna e rimase estasiato dai paesaggi pirenaici. Quindi conobbe il litografo Rodolfo Bresdin, di cui divenne amico. Grazie a quest'ultimo apprese la tecnica incisoria dell'acquaforte e vi si appassionò, creando opere memorabili. Partecipò per un breve periodo di tempo alla guerra franco-prussiana, per essere poi congedato e passare al servizio ausiliario. Fece altri viaggi, visitando l'Olanda e il Belgio; in questi luoghi ebbe modo di apprezzare l'arte di Rembrandt e di conoscere Henri Fantin-Latour, dal quale apprese nuove tecniche artistiche. Si sposò a quarant'anni, e grazie al matrimonio riuscì a superare difficoltà relazionali che avevano influito negativamente sulla sua vita; nel frattempo, anche a causa della morte del padre, le sue condizioni economiche peggiorarono. Seguirono anni di lutti, con la morte di due fratelli, dell'amico Bresdin e del figlioletto Jean; uniche soddisfazioni gli vennero dalla pittura, poiché in questi anni riuscì ad esporre le sue opere a Bruxelles ed ebbe l'opportunità di conoscere grandi scrittori francesi e belgi. Da allora ebbe importanti riconoscimenti e produsse le sue opere più significative. Nel 1849 gli nacque un secondo figlio: Ari, e grazie a questo evento trovò nuovi entusiasmi nel lavoro, che si moltiplicò e gli diede enormi gratificazioni. Quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale, il figlio fu richiamato alle armi, e Redon cadde in una profonda crisi, temendo per la vita del secondogenito; Morì nel 1916, per le conseguenze dovute ad un viaggio che fece nel gennaio del medesimo anno, per recarsi nella casa di amici ed avere notizie del figlio, che nel frattempo era morto in guerra. Le sue tele spiccano per i colori intensi e per le tematiche inconsuete; privilegiò raffigurare personaggi mitologici, fiori e creature mostruose; il tutto in un contesto allucinato e visionario, che fanno di Redon uno dei migliori esponenti del simbolismo pittorico; evidenti, in questo senso, le suggestioni che suscitarono in lui opere letterarie di autori come Edgar Allan Poe, Stephane Mallarmé e Joris Karl Huysmans (quest'ultimo citò un suo disegno in un famoso romanzo). Non di meno, Redon fu considerato un maestro dal gruppo pittorico dei Nabis,  ed è tutt'ora ritenuto un anticipatore del surrealismo. Tra i suoi migliori dipinti si ricordano: Pegaso e le muse (1900), Ofelia (1900-1905), La barca rossa (1907), Parsifal (1912), Il Ciclope (1914). Ecco infine un elenco di opere pittoriche di Redon.

Aged Angel
Andromeda
Angelica and the Dragon
Animals of the Sea
The Apparition
Apollo's Chariot
Apollo's Chariot 2
Aurora
Baronne de Domecy
Begonia in a Pot
The Birth Of Venus
The Birth of Venus 2
The Birth of Venus 3
Black Poppy
The Boat
Bouquet In A Persian Vase
Bouquet of Flowers
Bouquet of Flowers in a Green Vase
Breton Village
Brunhild (The Valkyrie)
Buddha
Buddha Walking Among The Flowers
Butterflies
Calvary
Centaur with cello
Centaurs
The Chalice of Becoming
The Child
Christ and His Disciples
Christ in Silence
Chrysalis
The Closed Eyes
The Cyclops
Daisies
The Death of Ophelia
The Druidess
Eve
Evocation
Evocation Of Butterflies
The Fall of Icarus
The Fallen Angel
Fantastical
Fisherwoman
The Flame (Goddess of Fire)
The Flight into Egypt
Flower Clouds
Flowers 1
Flowers 2
Girl with Poppies
The Green Death
Green Horseman
Head of a Young Woman
Head with Flowers
Homage to Leonardo da Vinci
Hommage a Goya
Icarus
Image
Joan of Arc
Lady Macbeth
Lady of the Flowers
Landscape in Brittany Peyrelebade
Leda and the Swan
Madame Arthur Fontaine
The Man
Meadow
Melancholy
Mermaid
Miss Violette
The Mysterious Boat
Mysterious Head
Mystical Conversation
The Monster
Muse on Pegasus
Nude Begonia and Heads
Oannes
Oedipus in the Garden of Illusions
Ophelia
Ophelia Among the Flowers 1905-1908
Orchids
Orpheus
Pandora
Parsifal
Pegasus and the Hydra
Peyrelebade Landscape
Pitcher of Flowers
Poet's Dream
Portrait of Ari Redon
Portrait of Mademoiselle Jeanne Roberte de Domecy
Portrait of Marie Botkine
Portrait of Paul Gauguin
Portrait of Simone Fayet
Portrait of Simone Fayet in Holy Communion
Portrait of Yseult Fayet
The Pot of Geraniums
Predistined Child
Profile Of A Young Girl
Rebirth
Red Boat with a Blue Sail
Red Bush
Red Man
Red Thorns
Red Trees
Reflection
Roger and Angelica
Roland at Roncevaux
Sacred Heart
The Saint
Saint George and the Dragon
Saint Sebastian
Salomé
The Seashell
Silence
Sita
Small Bust Of A Young Girl
Stained Glass Window (Allegory)
Street in Samois
Struggle between Woman and Centaur
Sunset
The tree
Trees
Two Women under a Red Tree
Two Young Girls among the Flowers
Underwater Vision
Vase Of Poppies
Violette Haymann
Virgin
Virgin of the Dawn
The Wheel of Fortune
Wildflowers in a long-neck
The Window
Winged Man
Woman in Profile with Flowers
Woman with Flowers
Wreathed Head Behind Bars
Yellow Tree
Young Girl Facing Left
Young Girl in a Blue Bonnet


mercoledì 11 luglio 2018

Alfons Maria Mucha


Alfons Maria Mucha (Ivancic 1860 - Praga 1939) fu pittore, decoratore e scultore ceco di indubbio talento. Dopo gli studi liceali cominciò a lavorare in Moravia come pittore decorativo; si trasferì quindi a Vienna dove perfezionò le sue conoscenze lavorative. Tornato in Moravia si dedicò all'arte decorativa ottenendo importanti apprezzamenti e, di conseguenza, entrate che gli permisero di frequentare l'Accademia di Belle Arti in Monaco di Baviera. Non ancora trentenne, Mucha decise di andare a Parigi e nella capitale francese frequentò l'Académie Julian e l'Académie Colarossi, grazie a questi studi la sua fama crebbe e i suoi dipinti vennero citati come massima espressione dell'Art Nouveau. Cominciarono a moltiplicarsi per lui le offerte di lavori, anche prestigiosi (creò numerosi poster e manifesti teatrali, cartelloni pubblicitari, copertine per riviste e libri ecc.); ormai famoso, Mucha si recò negli Stati Uniti, dove risedette per circa un lustro (1906-1910) per stabilirsi di nuovo in Europa, precisamente a Praga, dove per parecchi anni si concentrò sulla sua opera più famosa che porta il titolo "Epopea slava": una serie di tele in cui il pittore ceco volle illustrare una sorta di compendio storico del popolo slavo, il lavoro fu ultimato nel 1928. Undici anni dopo Mucha morì e fu sepolto a Praga. I suoi dipinti (di cui a seguire riporto un elenco) si caratterizzano per la frequentissima presenza di giovani donne eleganti circondate da una vegetazione lussureggiante, si nota inoltre la sua preferenza per i colori pallidi. Tra i quadri migliori del pittore ceco, che dimostrano una chiara impronta liberty e un simbolismo dai toni foschi, si ricordano Fiore (1894), Profetessa (1896), Ragazza piangente (1900), Madonna dei Gigli (1905), Destino (1920), L'abisso, L'artista, Essenza dell'estate, Donna nel deserto, Maga, Notte di primavera, Un racconto d'inverno, Solitudine.

 

ALCUNE OPERE PITTORICHE DI ALFONS MARIA MUCHA

The Abyss
The Artist
Christmas in America (1906)
Couple with Light
Easter Chimes Awaken Nature
Enchantress
Fate (1920)
Flower (1894)
Frances embraces Bohemia (1918)
Girl with Loose Hair and Tulips (1920)
Heraldic Chivalry
Jaroslava (1920)
Jaroslava and Jiri, the Artist's Children (1919)
Lefevre Utile (1903)
Madonna of the Lilies (1905)
Marushka, the Artist's Wife (1905)
Mistletoe: Portrait of Mme Mucha
Muse
Nevěsta
Portrait of Jaroslava (1930)
Portrait of Jiri (1925)
Portrait of Milada Cerny (1906)
Prophetess (1896)
The red cape (1902)
Self Portrait
Solitude
Spirit of spring
Spring Night
Weeping Girl (1900)
Winter Night (1920)
A Winter Tale
Woman in the Wilderness
Woman with a Burning Candle (1933)
Young Girl in a Moravian Costume


Alfons Maria Mucha, "Nevěsta"
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